La rete delle infrastrutture stradali costituisce un patrimonio di inestimabile valore per la società moderna nella quale, malgrado il forte sviluppo di strumenti per l’esplorazione di itinerari “virtuali”, sono tuttora in crescita le esigenze di mobilità fisica di persone e beni. Alla costruzione di nuove strade ed alla manutenzione di quelle esistenti vengono di conseguenza destinate ingenti risorse economiche, in parte impiegate per lo studio e la messa a punto di nuove soluzioni tecniche finalizzate ad un miglioramento delle prestazioni per ciò che concerne l’affidabilità, la sicurezza ed il comfort delle infrastrutture stesse. In tale contesto assumono un ruolo di particolare rilievo le pavimentazioni stradali (altrimenti dette sovrastrutture), le cui caratteristiche strutturali e funzionali debbono essere tali da garantire le su citate prestazioni, facendo fronte, al tempo stesso, al considerevole e continuo aumento dei volumi e dei carichi di traffico. Ciò risulta possibile in quanto nel tempo si è andata progressivamente sviluppando una vera e propria “scienza e tecnologia delle pavimentazioni stradali”, fondata non solo sull’osservazione empirica del loro comportamento in opera, ma anche sui risultati di studi teorici e sperimentali mirati che hanno portato ad una comprensione approfondita dei complessi fenomeni di interazione tra pavimentazione, veicoli ed ambiente. Oltre al perfezionamento di soluzioni tecniche di uso ormai consolidato, si sono così sviluppate metodologie di costruzione e manutenzione del tutto innovative in grado, a seconda dei casi, di massimizzare specifici aspetti delle prestazioni in esercizio o di offrire alternative commercialmente vantaggiose per Imprese ed Enti di gestione.
Per ciò che concerne i materiali impiegati nelle pavimentazioni, di pari passo con l’impiego di nuovi prodotti concepiti ad hoc, nel tempo si è andato diffondendo con sempre maggiore frequenza l’utilizzo di componenti di riciclaggio o di recupero. Tale tendenza risulta in linea con quanto avvenuto in altri settori produttivi e risponde in linea generale all’esigenza, sottolineata anche a livello giuridico e regolamentare, di ridurre il consumo di materie prime limitando al contempo l’accumulo di rifiuti derivanti da strutture ed opere dismesse.
Alla luce di quanto sopra esposto, il riutilizzo di pneumatici fuori uso (PFU) nelle pavimentazioni stradali rappresenta uno dei casi di recupero di maggiore interesse per gli operatori del settore stradale e per i gestori di rifiuti.
L’impiego di prodotti da PFU nelle pavimentazioni stradali
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Fine vita